Perché quella di Ebla è stata una scoperta rivoluzionaria?


Perché quella di Ebla è stata una scoperta rivoluzionaria?

L'importanza storica di Ebla
Perché quella di Ebla è stata una scoperta rivoluzionaria?

Perché ha rivoluzionato lo stesso concetto di nascita della civiltà e della città. Di Ebla parlavano con grande reverenza gli antichi testi mesopotamici ed egiziani, ma nessuno studioso riusciva a darle una consistenza storica.

Come era normale per l’archeologia della metà del secolo scorso, essa veniva cercata lungo le rive dei grandi fiumi. Invece nel 1964 una missione archeologica dell’Università La Sapienza di Roma iniziò gli scavi nel sito di Tell Mardikh, in Siria, presso Aleppo. Qui venne alla luce un palazzo del 111 millennio a.C. all’interno del quale, nel 1975, fu rinvenuto un archivio di 17mila tavolette cuneiformi scritte in una lingua prima sconosciuta.

Nelle diverse sale c’era quasi una biblioteca completa: testi amministrativi, economici, matematici, storici, giuridici, religiosi, lessicali. La maggior parte riguarda l’amministrazione e i commerci (l’80 per cento sono testi contabili), altri sono testi linguistici o scolastici, compresi vocabolari ed esercizi.



Ci sono poi testi religiosi e diplomatici, e tra tutti spicca il più antico trattato diplomatico del mondo, stretto tra Ebla e Abarsal. Il Times dedicò la prima pagina a quella che molti definiscono la più grande scoperta archeologica della seconda metà del XX secolo, che confermava definitivamente che ci si trovava di fronte alla città di Ebla.

Una grande sorpresa: si comprese che la civiltà si era sviluppata anche nel centro della Siria, lontano dai grandi fiumi. Ebla, il cui nome probabilmente vuol dire “pietra bianca”, deve essere nata intorno alla metà dei IV millennio a. C., al tempo delle prime città.

A metà del III millennio la città era al centro di una rete commerciale che andava dall’Afghanistan all’Egitto. La sintesi del valore della scoperta la fece il grande assiriologo americano Ignace Gelb: “A Ebla gli italiani hanno scoperto una nuova cultura, una nuova storia, una nuova lingua”.

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