Come si lavavano una volta?

Gli antichi Romani, per curare la propria igiene personale, si lavavano nelle loro stanze da bagno private o nelle terme, usando “saponi” particolari.

Il lomentum

Vi era per esempio il lomentum, un preparato di farina di fave; oppure vi erano soluzioni composte da acqua e cenere di faggio, creta tritata, sabbia, polvere di pietra pomice.

Lo striglie

Inoltre, soprattutto gli uomini, usavano lo “strigile”, un raschietto di metallo utile per rimuovere lo sporco più profondo della pelle.
Per mitigare gli effetti eccessivamente esfolianti di questi trattamenti, sia gli uomini sia le donne si cospargevano spesso il corpo di balsami oleosi.

Come si lavavano i denti gli antichi romani

E i denti? Gli “spazzolini” erano stracci di cotone o di lino. E il “dentifricio” era un composto a base di bicarbonato di sodio unito a ossa tritate, conchiglie d’ostrica o piccole schegge di vetro (anche l’urina era impiegata per il suo effetto sbiancante dovuto alla presenza di ammoniaca).

Spezie al posto del colluttorio

Infine, al posto del collutorio, per evitare problemi di alito, masticavano spezie.