Come sarà il cinema del futuro?
Non si tratta di estetica o di gusti, di scelta dei personaggi o di trame. Si tratta del rapporto tra spettatore e cinema, inteso come sala e prodotto.
Tutto è destinato a cambiare tranne, per l’appunto le storie. La fruizione delle opere è e sarà sempre più interattiva e il pubblico vorrà sempre più essere non uno spettatore passivo, ma un attore, un eroe sempre più nella scena.
La fruizione dei film potrebbe essere più vicina a quelli che oggi sono i videogiochi in cui lo spettatore decide e agisce dentro lo spettacolo. E se oggi videogiochi e gadget accompagnano l’uscita dei film in un futuro, piuttosto prossimo, potrebbero addirittura sostituirli.
Non a caso, dal momento che già oggi i team che sviluppano i videogiochi sono più numerosi delle troupe cinematografiche e così pure i loro budget. Ci sono televisioni che incominciano a trasmettere partite di videogiochi e ci sono sistemi di realtà aumentata/virtuale sempre più realistici (come Oculus).
Con la progressiva digitalizzazione e computerizzazione di sale e device i film potrebbero essere montati e rimontati in tempo reale scegliendo finali diversi a seconda dei gusti, anche perché le sale cinematografiche si divideranno in due.
Quelle enormi super tecnologiche con poltrone in movimento, schermi avvolgenti, super qualità video/audio e quelle mini, tipo telefonino pensate per viaggi e spostamenti dove per l’appunto la fruizione sarà molto personalizzata.