Cosa succede se uno Stato fallisce?


Cosa succede se uno Stato fallisce?

Paesi a rischio default nel 2009
Cosa succede se uno Stato fallisce?

Si parla di “default”, cioè di fallimento, quando un Stato non rimborsa il suo debito pubblico, a partire dai titoli di Stato acquistati dai privati o da altre nazioni.

La sola ipotesi di fallimento può scatenare il panico in Borsa e tra i cittadini, tanto che le banche vengono solitamente chiuse per qualche giorno (come è successo in Grecia la scorsa estate) allo scopo di evitare che le persone ritirino tutti i loro depositi, affossando ancora di più l’economia.

Spesso tuttavia lo Stato che va in default non ha bisogno di dichiarare nulla, perché il default è sancito nel 99% dei casi dai mercati finanziari.




In passato uno Stato europeo difficilmente sarebbe fallito, perché avrebbe potuto continuare a stampare moneta, scatenando però un’iperinflazione. Oggi invece in Europa questo potere non è più nelle mani delle banche centrali nazionali, ma in quelle della Banca centrale europea.

Gli economisti distinguono due tipi di default: totale, quando lo Stato non pagherà tutti i debiti, e parziale o haircut, quando lo Stato non rimborserà solo una parte del suo debito pubblico.

Il Paese in crisi può infatti dichiarare di voler restituire soltanto una quota dei prestiti, chiedendo contemporaneamente ai creditori una riduzione degli interessi e un allungamento delle scadenze di pagamento.

La mancanza di liquidità nelle casse statali può avere molte cause, che vanno dal malgoverno alla crisi dell’intero sistema economico.

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