Come facevano le donne prima degli assorbenti?
Gli antenati dei tamponi e degli assorbenti esterni erano parecchio scomodi, venivano infatti lavati e riutilizzati più volte.
Nell’antico Egitto si usava papiro ammorbidito, nell’antica Roma lana o stoffa, come in Grecia (si narra che la matematica Ipazia, 370-415, gettò al corteggiatore indesiderato Idomeneo un panno intriso del suo sangue mestruale).
In quello stesso periodo venivano fabbricati tamponi rudimentali di garza avvolta intorno a legno o muschio. Nelle campagne venivano usate anche pelli di pecora, bollite dopo l’uso.
Solo alla fine del 1800 la Johnson & Johnson inventò gli usa e getta, chiamati “Lister’s towel”, ma le donne provavano imbarazzo ad acquistarli. Durante la Prima guerra mondiale i tamponi di cellulosa utilizzati dalle infermiere francesi per curare le ferite vennero usati anche per il ciclo, perché più assorbenti.
Negli Anni ’20 uscì l’usa e getta della Kotex e nel 1929 il dottor Earle Haas creò il Tampax, tampone interno con un filo per la rimozione.