Quanto c’è di vero nella maledizione di Tutankhamon?
Nel novembre dei 1922, l’egittologo Howard Carter fece quella che probabilmente si rivelò la scoperta più importante per l’egittologia: ritrovò a Luxor, nella Valle dei Re, la tomba di Tutankhamon, faraone egiziano che regnò fino al 1323 a.C., anno in cui morì all’età di 19 anni.
L’anno successivo al rinvenimento, Lord Carnarvon, il mecenate inglese che aveva finanziato le ricerche, morì in seguito un’infezione dovuta alla puntura di una zanzara, e da qui nacque la leggenda della maledizione. Secondo tale credenza, una maledizione si abbattè su tutti i membri che parteciparono alla spedizione come castigo per aver violato il sonno sacro del faraone bambino.
Per fare chiarezza sull’enigma, il ricercatore australiano Mark Nelson ha esaminato le date di morte di tutti quelli che hanno preso parte alla missione. I risultati, pubblicati nel 2002 sul British Medicai Journal, hanno mostrato che non vi è in realtà nessun mistero su cui indagare. L’età media della morte di chi era presente all’apertura della tomba, infatti, è stata di 70 anni. E nella maggior parte dei casi erano trascorsi 20 anni tra l’esposizione alla presunta maledizione e il decesso.