Si possono costruire cellule artificiali?


Si possono costruire cellule artificiali?

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Si possono costruire cellule artificiali?




In teoria le aveva annunciate già nel 2010 il biochimico Craig Venter, presentando il suo “batterio artificiale”, JCVI-syn1.0, costituito dalla membrana del batterio Mycoplasma mycoides e da un Dna artificiale di soli 473 geni: il minimo necessario, secondo Venter, alla vita. Partendo da JCVI-syn1.0 si sarebbero così potuti creare batteri con geni ulteriori, specializzati nel produrre, per esempio, farmaci o combustibili. Ma presto ci si accorse che in realtà JCVI-syn1.0 creava copie di sé deformi e sterili: era tutt’altro che “vivente” e utilizzabile per l’industria, insomma.

Adesso la biologa James Pelletier, del MIT, ha però “aggiustato” JCVI-syn1.0, ottenendo JCVI-syn3A, la prima vera “cellula artificiale“. Come spiegato su Cell, alla creatura di Venter mancavano 19 dei geni del Mycoplasma, non inseriti nel suo Dna perché ritenuti inutili. Fatto sta che il nuovo batterio artificiale a 492 geni ora si duplica perfettamente, aprendo la strada della vita artificiale.

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