Chi ha costruito la prima bambola?

I primi modelli veri e propri, costruiti in legno, risalgono all’Egitto faraonico del Medio Impero: si tratta di piccole bambole composte da semplici assi di legno dipinte e dotate di gambe e braccia snodabili. Altri esemplari egiziani più recenti, ossia risalenti a 600 – 700 anni a.C, risultano invece essere costruiti già in tessuto. Ma è in epoca moderna che questo giocattolo ebbe un proprio e vero boom.

Uno dei principali centri di produzione in Europa fu Sonnenberg, in Germania, dove già prima del Settecento venivano costruite bambole usando un singolo pezzo di legno intagliato. Quelle realizzate all’inizio dell’Ottocento in Val Gardena però si distinsero particolarmente per la loro alta qualità artistica: erano piuttosto piccole, avevano le gote arrossate, le bocche rosa, gli occhi dipinti e un pettine giallo scolpito sui capelli neri.

Comuni erano anche le bambole di cera, le cui teste vennero modellate a mano fino a quando, intorno al 1850, esse iniziarono a essere prodotte attraverso procedimenti industriali che si servivano di stampi in cui veniva versata la cera liquida. Della medesima buona sorte godettero anche quelle di porcellana cinese, la cui diffusione risale al 1830 circa: ancora oggi sono fra le più ricercate dai collezionisti.

Fu dunque nel corso dell’intero XIX secolo che le bambole proliferarono e si differenziarono nelle maniere più varie: la prima bambola parlante venne brevettata nel 1824 dal francese Maelzel mentre la prima con gli occhi moventi risale al 1880.