Si possono scatenare i terremoti?

Si, i geologi li chiamano sismi indotti. Sono la conseguenza di alcune attività umane come lo sfruttamento di giacimenti sotterranei, la realizzazione di dighe o di trivellazioni. Le procedure ingegneristiche infatti possono innescare i movimenti tra le faglie nel sottosuolo che scatenano il terremoto. Solitamente i sismi indotti sono di piccola entità ma in alcuni casi possono avere magnitudo molto alta, come è accaduto per quello che ha colpito, nel 2008, la regione del Sichuan che raggiunse 7,9 gradi della scala Richter.

Si scoprì in seguito che il terremoto, a causa del quale morirono 80mila persone, fu provocato dalla pressione sulle rocce sottostanti dell’acqua contenuta nel lago artificiale creato dalla costruzione della diga Zipingpu. Ma gli scienziati possono innescare sismi anche a scopo di ricerca; è il caso del terremoto di piccola entità prodotto da un gruppo di geologi dell’Università di Tohoku sul Monte Zao, nel Nord del Giappone, qualche anno fa.

Questo vulcano produce eruzioni di tipo freatico che si verificano quando il magma incontra giacimenti di acqua che evapora immediatamente, provocando emissioni esplosive di ceneri, fango e roccia. Gli esperti, per verificare quanta acqua è presente nelle rocce del Monte Zao e ottenere così dati sulla sua attività eruttiva, hanno inserito sul versante della montagna una carica di 200 chilogrammi di dinamite a una profondità di 40 metri. Le onde sismiche, prodotte dal terremoto, attraversano l’acqua a una velocità più bassa rispetto a quando percorrono la roccia: questa caratteristica ha permesso ai 150 sismografi posizionati dai geologi di rilevare le zone più ricche di liquido e valutarne la quantità.