Dormire allunga la vita?

Sì, secondo l’Università del Surrey che fissa a sette ore per notte il minimo indispensabile. Dormire anche solo un’ora in meno può avere conseguenze rilevanti non solo per l’efficienza mentale e per l’umore, ma anche sulla salute. Due gruppi di volontari sono stati fatti dormire rispettivamente sei ore e mezza e sette ore e mezza per una settimana.



Secondo gli studiosi, circa settecento dei loro geni si sono attivati in modo diverso. Alcuni di questi geni risultano particolarmente influenti perché avendo funzioni regolatorie determinano effetti a cascata. Chi aveva dormito meno ha subito conseguenze negative su elementi importanti come i processi infiammatori, le risposte immunitarie, le reazioni allo stress, il metabolismo cellulare, determinando un maggior rischio di sviluppare alcune malattie.

Non è la prima volta che degli studi accertano conseguenze negative del dormire poco. La studiosa Eve Van Cauter, per esempio, ha affermato che un sonno scarso può comportare un aumento di dieci chili di peso a causa delle ripercussioni sul metabolismo dello zucchero, mentre secondo le ricerche di Monika Haack e Janet Mullington per abbassare la pressione sanguigna negli ipertesi può bastare un’ora di sonno in più per sei settimane.