Le automobili del futuro si guideranno da sole?

Presto le nostre automobili non avranno volante né pedali e anziché quindi preoccuparci dei semafori o stressarci con gli incroci potremo dedicarci ad altre piacevoli attività. Non si tratta di un’affermazione farneticante ma di una realtà che non è poi così lontana.



Le automobili driverless, dove le manovre vengono determinate da un sistema di intelligenze artificiali, sono in fase di sperimentazione negli Stati Uniti già da un po’. Dal prossimo anno sarà invece la Gran Bretagna il primo stato europeo a permettere alle auto senza guidatore di immergersi nel traffico stradale, chiaramente sempre in via sperimentale. La più famosa di queste macchine del futuro, alla cui progettazione hanno partecipato diverse aziende, rimane indubbiamente la Google car.

Nata da un progetto del colosso di Mountain View partito nel 2009, il cui scopo era al contempo quello di creare un’automobile ecosostenibile che potesse anche portare miglioramenti nell’ambito della sicurezza stradale nonché mutare il concetto stesso di mobilità, questa ultracompatta, a metà fra una macchina giocattolo e la vecchia 600 della Fiat, è alimentata da un motore elettrico e si guida ovviamente senza comandi, grazie a uno specifico software.

Oltre a essere munita di navigatore, di un pulsante per l’accensione e uno per arrestare il motore in caso di emergenza, la Google car è dotata di sensori esterni che individuano oggetti a distanze notevoli e regolano ogni cosa, incluso lo specchietto retrovisore; la velocità massima che può raggiungere è quella di 25 miglia orarie, vale a dire circa 40 chilometri.

Quest’estate, per le strade della California, sono già partiti i test dei 100 prototipi prodotti finora anche se, come riconosce la stessa azienda, c’è ancora molta strada da fare: per il perfezionamento della vettura è necessario infatti aspettare almeno fino al 2020.