Chi ha inventato il gabinetto?
Le latrine esistono fin dai tempi remoti tanto che anche i Greci e i Romani avevano sviluppato un sistema assai avanzato, con bagni pubblici serviti da acqua corrente. Ma il gabinetto come lo conosciamo oggi, con lo scarico dell’acqua, è invenzione ben più recente.
E per di più nella sua storia ha pure perso del tempo a causa di un veto reale. II primo prototipo di “vaso sanitario” è attribuito a John Harrington, figlioccio della regina Elisabetta I d’Inghilterra. Nel 1596 Harrington con una spesa di 6 scellini e 8 penny aveva costruito una seduta con sopra un serbatoio d’acqua: un rubinetto faceva scorrere l’acqua, mentre una botola a valvola la faceva defluire in un pozzo nero.
L’inventore pensò bene di regalare l’utile oggetto proprio alla regina Elisabetta, la quale sembrò apprezzare nel privato l’innovativo marchingegno. Ma Harrington si lasciò prendere la mano e in un suo scritto non trattenne alcune allusioni sconvenienti che fecero infuriare la regina inglese. Elisabetta non volle sapere più niente del wc né del figlioccio inventore.
Con una stroncatura di tale portata, il gabinetto fu accantonato. Nel 1730 l’invenzione di Harrington venne ripresa e modificata da J.F. Brondel, finché nel 1775 l’orologiaio Alexander Cummings inventò il meccanismo del sifone, adatto a eliminare i cattivi odori con la presenza continua di acqua. Infine la “tazza” di tipo moderno entrò in produzione a Parigi nel 1883, e nel 1886 l’inglese Thomas Cropper inventò lo sciacquone.
