Perché i sonnambuli non sbattono contro le cose?


Perché i sonnambuli non sbattono contro le cose?

Perché i sonnambuli non sbattono contro le cose?
Perché i sonnambuli non sbattono contro le cose?

Grazie a una sorta di bussola interna al nostro cervello, che è attiva anche durante il sonno. È stata scoperta da tre ricercatori che per questo hanno ricevuto il Nobel per la medicina nel 2014. Da un lato, John O’Keefe, neuroscienziato dell’University College di Londra, ha individuato un insieme di neuroni che ci forniscono una mappa cerebrale dell’ambiente.

Dall’altro, i coniugi May-Britt Moser e Edvard Moser, dell’Università Norvegese di Scienza e Tecnologia di Trondheim, hanno scoperto le cosiddette “cellule griglia“: danno le coordinate per orientarsi nello spazio, stimano le distanze e dirigono il movimento da un posto all’altro.





Grazie alle loro ricerche oggi sappiamo di avere un sistema cerebrale che funziona come un Gps. Lo teniamo sempre acceso, perfino quando dormiamo: infatti, al NYU Langone Medical Center di New York si è osservato, sulle cavie da laboratorio, che durante il sonno è attivo almeno quanto lo è da svegli.

Questo potrebbe spiegare perché i sonnambuli, pur essendo incoscienti, possono mantenere la capacità di orientarsi in ambienti famigliari, senza sbattere contro i mobili o i muri.

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