Quali sono le zone più sismiche della Terra?
Le principali zone sismiche del nostro Pianeta, secondo la teoria della tettonica a placche, si trovano in corrispondenza dei confini delle zolle litosferiche sebbene terremoti si verifichino anche all’interno di esse in risposta alle deformazioni causate dalla compressione trasmessa dai margini verso il centro. Sulla base di questa teoria molti paesi anno diviso il territorio secondo una classificazione di rischio sismico che prevede opportune strategie.
In Italia 716 comuni sono ubicati in questa zona che comprende il nord-est del Friuli Venezia Giulia, la catena appenninica (dall’Umbria alla Basilicata); il sud-ovest della Calabria, la Sicilia nella zona di Sciacca e Mazara del Vallo, che sono nella fascia d’interazione tra la zolla Africana e quella Eurasiatica.
Nel resto del mondo, invece, a maggior rischio terremoto sarebbero le coste americane (da nord a sud) affacciate sull’Oceano Pacifico, quelle del bacino Mediterraneo, tutto il Medioriente fino all’India, alla Cina e all’Indonesia; oltre ai tratti oceanici sotto i quali passano i confini delle placche. In particolare, secondo i geologi, sismi di grande intensità potrebbero verificarsi nel delta del Mississippi inferiore. situato lungo la faglia di New Madrid e già soggetto a un terremoto così forte da invertire il senso del flusso del fiume; in Turchia, che si trova sulla faglia Nord Anatolica; in Australia situata tra la placca Pacifica, quella delle Filippine e quella Euroasiatica; in Nepal, dove la capitale Kathmandu è messa a rischio dalle numerose faglie lungo le montagne dell’Himalaya, e infine in Giappone.
