Come si forma un diamante?
Un diamante è per sempre, citava una nota pubblicità, ma è anche “per caso”. È infatti costituito semplicemente e unicamente da carbonio purissimo, elemento che in natura può presentarsi in moltissime forme (dette allotropiche) sulla base della struttura dei legami chimici che si formano tra gli atomi.
A pressione normale, infatti, gli atomi di carbonio si legano dando origine a semplice grafite. solo a pressioni elevatissime, tra 25mila e 70mila chili per centimetro quadrato, e a temperature tra 1500 e 2000 gradi, invece, gli atomi si legano in modo ordinato in una struttura cristallina a cubo che è, appunto, il diamante. il diamante si forma in un tempo lunghissimo, milioni di anni, solo a grandi profondità, trai 150-225 chilometri sotto la superficie nel mantello terrestre, e affinché emerga è necessario aspettare che eruzioni vulcaniche lo riportino alla luce all’interno di particolari rocce, le kimberliti.
Il diamante è la gemma più preziosa del mondo, nonché la più dura esistente nell’ambiente naturale e per questo, quando non è adatta a essere. usata in gioielleria, viene utilizzata per strumenti di taglio e molatura. Non esistono solo diamanti bianchi, o meglio incolori, ma si formano anche diamanti gialli, marroni, neri, rosa, rossi, blu e verdi (le ultime quattro sono le colorazioni più rare) che dipendono da impurità e difetti della struttura. I diamanti più grandi sono stati trovati nell’Africa centrale e meridionale ma molti provengono anche da Russia, Canada e Brasile. India e Australia, invece, hanno quasi del tutto esaurito i loro giacimenti un tempo importanti.