Perché gli avvoltoi non si ammalano mangiando carcasse?
Grazie a uno specifico corredo genetico che permette al loro organismo di individuare eventuali agenti patogeni e di eliminarli prima dell’infezione. È questa la conclusione alla quale è giunto il team di ricercatori, coordinato dal genetista sudcoreano Jong Bhak, che ha analizzato per la prima volta il genoma dell’avvoltoio monaco (Aegypius monachus): «Studiandolo», ha detto Bhak, «abbiamo confermato che la sua capacità di resistere alle infezioni ha una causa genetica».
Dal sequenziamento del genoma dell’avvoltoio monaco e dal successivo confronto con quello di una sua “parente”, l’aquila di mare testabianca, gli studiosi hanno potuto evidenziare le variazioni genetiche che permettono la difesa contro le eventuali infezioni a cui l’avvoltoio è sottoposto cibandosi di carogne. I geni individuati da Bhak e colleghi, infatti, permettono alle cellule di riconoscere ed eliminare gli agenti biologici nocivi presenti nel cibo ingerito, prima che questi possano danneggiare l’organismo.