Chi crede alle teorie del complotto?

Quelli che si sentono esclusi dalla società. Lo ha concluso una ricerca dell’Università di Princeton su 119 volontari a cui è stato chiesto quanto fossero d’accordo con le teorie del complotto.
Per esempio: “Le case farmaceutiche negano alcune cure per ragioni economiche”; “I governi usano messaggi subliminali per influenzare le persone”.
I ricercatori hanno anche indagato la personalità dei volontari e l’intensità con cui provavano alcune emozioni, tra cui il senso di emarginazione sociale, che è risultato determinante: chi ne soffre è più portato a interpretazioni della realtà senza fondamento.
Conclusione confermata da un altro studio su 120 studenti: a 60 di loro, i ricercatori hanno fatto credere di essere stati scelti per una collaborazione; all’altra metà, di essere stati rifiutati. I secondi, sentendosi respinti, erano più suggestionabili da teorie cospiratorie.