Le uova aumentano il colesterolo?


Le uova aumentano il colesterolo?

Uova e colesterolo, ecco cosa dice una ricerca pubblicata sul International Joumal of Cardiology
Le uova aumentano il colesterolo?

Negli Stati Uniti sono in corso di studio nuove linee guida sull’alimentazione che comporteranno una piccola rivoluzione nel modo di consumare il cibo.

Basandosi sull’insieme delle più recenti ricerche e scuole di pensiero scientifico, la bozza preparata dal Dietary Guidelines Advisory Committee, dopo 40 anni dal suo stesso giudizio negativo, scagiona le uova e altri alimenti dall’accusa di provocare il colesterolo cattivo.

Per esempio, una ricerca pubblicata sull’International Joumal of Cardiology ha riscontrato che il mangiare uova tutti i giorni non produce alcun effetto negativo sulla funzione endoteliale (una misura aggregata di rischio cardiaco), né fa aumentare i livelli di colesterolo ematico.



Per essere esatti, il comitato ha confermato il pericolo che viene da alti livelli di colesterolo LDL, soprattutto per la salute cardiaca e per il diabete, ma alleggerisce di molto la responsabilità del cibo. Per cui nella bozza il colesterolo contenuto nelle uova sarebbe stato tolto dalla categoria delle sostanze preoccupanti per la salute.

Secondo infatti gli studi presi in considerazione dal Comitato statunitense, solo il 20 per cento del colesterolo misurato dalle analisi del sangue dipende da quello che mangiamo mentre tutto il resto dipende dalla predisposizione genetica.

Le indicazioni contenute nella bozza avranno il via libera entro l’anno, appena approvate dai Ministeri della sanità e dall’Agricoltura. Le più recenti raccomandazioni del 2010, indicavano in 300 milligrammi al giorno il livello massimo di colesterolo consentito da assumere tramite i cibi.

Ma gli esperti americani stanno vivendo un radicale ripensamento, da loro giustificato anche dal fatto che a forza di consigliare di non mangiare uova e altri alimenti simili si è finito per spingere al consumo di alimenti ricchi di zuccheri e carboidrati, favorendo l’insorgere di altri disturbi come obesità e diabete.

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