Chi ha inventato il cellulare?
La storia del telefono cellulare nasce da una sfida tra due aziende e due inventori. Già negli anni Quaranta gli esperti di Motorola e di Bell avevano iniziato a pensare ad apparecchi telefonici portatili, ma non erano riusciti ad andare oltre qualche dispositivo per le macchine della polizia.
Con il passare dei decenni la tecnologia migliorava e l’impresa sembrava possibile. Le due ditte continuarono a sfidarsi per realizzare il primo telefono mobile. Per la Motorola la missione fu affidata nel 1954 all’ingegnere Martin Cooper, i laboratori Bell di AT&T contavano su Joel Engel. All’inizio degli anni ’70 tutta la tecnologia necessaria era ormai disponibile. Fu Martin Cooper ad arrivarci per primo.
Una delle sfide più complicate era stata diminuire le dimensioni della batteria, la cui durata era di appena venti minuti. Ma restava un ultimo ostacolo, più ostico del previsto: la burocrazia statale. Infatti, l’Agenzia federale americana sulle telecomunicazioni non si decideva a liberare le frequenze necessarie per l’esperimento.
Finalmente venne il giorno. Era il 3 aprile 1973. Presso la Sesta Strada di New York, Cooper e la Motorola convocarono la stampa. Cooper accese il telefono – che pesava almeno un chilo e aveva la grandezza di una scarpa – il cui collegamento funzionò, ma per l’emozione sbagliò numero telefonico.
Ci riprovò, e questa volta senza errori di sorta. Dall’altra parte qualcuno stava per rispondere: “Hey Joe, indovina? Sono sotto il tuo ufficio e ti sto chiamando con un telefono cellulare… “. Perfidamente Cooper aveva scelto di chiamare proprio Engel della Bell