Come si cercano gli alieni?
Sono due le strade utilizzate. La prima si propone di cercare eventuali forme di vita molto semplici all’interno del sistema solare, inviando sonde in grado di analizzare il suolo e l’atmosfera di pianeti e lune alla ricerca di composti organici.
È quello che si farà con le prossime missioni verso Marte e attorno a Europa, una luna di Giove, dove si pensa che un grande oceano sotto una coltre di ghiaccio possa ospitare forme di vita piuttosto evolute.
La seconda prevede invece di scandagliare l’universo con strumenti in grado di ricevere segnali radio oppure ottici da eventuali civiltà extraterrestri che abbiano voluto inviare ad altri un segno della loro presenza. Questa strada è perseguita da oltre 50 anni dal SETI (Search for Extraterrestrial Intelligence) e più recentemente dall’OSETI (Optical Search for Extraterrestrial Intelligence).
Generalmente la prima utilizza i grandi radiotelescopi, sfruttando le osservazioni effettuate per normali ricerche scientifiche e analizzandone i dati per i propri scopi. La seconda, invece, richiede piccoli telescopi opportunamente adattati in modo da poter ricevere segnali laser dallo spazio.
