L’inquinamento nuoce alla pelle?


L’inquinamento nuoce alla pelle?

L'inquinamento nuoce alla pelle?
L’inquinamento nuoce alla pelle?

Sì, soprattutto a quella dei bambini. Nel corso della VII conferenza dell’International Network on Children’s Health, Environment and Safety (Inches) è stato lanciato un allarme sulla salute della pelle dei bimbi. Negli ultimi 10 anni il rischio di irritazioni cutanee, eczemi, eritemi e desquamazioni, segni tipici della dermatite atopica, è aumentato del 10 per cento, in particolare nei soggetti fra i 2 e i 5 anni d’età. 1 sintomi colpiscono addirittura il 63 per cento dei piccoli, nella maggior parte dei casi si risolvono spontaneamente entro il terzo anno di vita, ma in quasi il 20 per cento dei bambini il problema continua fino ai 7 anni.





I più recenti studi attestano che nel 40 per cento dei bambini che ne sono portatori la patologia potrà anche non manifestarsi. Un segnale che secondo gli esperti indica che il manifestarsi della malattia è correlata a fattori scatenanti esterni al bambino stesso. L’Osservatorio nazionale sulla salute dell’infanzia e dell’adolescenza ha messo sotto accusa l’ambiente in cui crescono.

Soprattutto nel caso di coloro che vivono nelle aree industrializzate e nelle grandi città. Le cause sono legate all’inquinamento esterno, con traffico intenso, alti livelli di smog, fumo, escursioni climatiche, vento, pioggia e umidità, ma anche a fattori presenti all’interno della vita domestica, come polveri, acari, contatto con animali e cibi meno salutari e più ricchi di allergeni.

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