È possibile riconoscere uno scrittore anonimo?
Esiste un Dna anche nella scrittura. Patrick Juola, professore di informatica alla Duquesne University di Pittsburgh, avvalendosi dell’aiuto della linguistica forense, ha messo a punto un programma chiamato JGAAP (Java Graphical Authorship Attribution Program), che mette a confronto brani, evidenziando diversi fattori che tracciano similitudini fra gli autori, riuscendo così a scovare gli pseudonimi.
Secondo Juola, anche se si utilizzano termini e stili diversi, rimane un’impronta caratteristica nello stile, come la scelta dei sinonimi e la distribuzione della lunghezza delle parole all’interno di una frase. È stato così scoperto che J.K. Rowling, autrice di Harry Potter, utilizzava lo pseudonimo “Robert Galbraith”.