È possibile emettere due o tre suoni contemporaneamente con la voce?
Con la diplofonia o la triplofonia si può duplicare o triplicare il timbro vocale. Si tratta di una tecnica di canto presente in molti Paesi, dal Tibet, alla Mongolia, al Sudafrica, al Rajasthan e anche in Italia, in Sardegna. È basata sullo sfruttamento delle risonanze prodotte tra le corde vocali e la bocca. Quando parliamo o cantiamo la nostra voce è “accompagnata” da suoni non udibili, chiamati armonici naturali.
Gli armonici sono ipertoni, componenti del suono che accompagnano la nota o la tonalità di base, oscillando con frequenze molto più alte o molto più basse: per questo non li sentiamo.
Con la diplofonia e la triplofonia l’amalgama di voce portante e armonici è “decostruito”, in modo che questi ultimi risaltino con maggiore volume. Tra i primi a usare questo “metodo” è stato Demetrio Stratos (sotto), voce solista degli Area, gruppo cult italiano nato negli Anni ’70.