Esisterà mai una milza artificiale?
Nel 2014 alcuni ricercatori dell’Università americana di Harvard hanno pubblicato sulla rivista Nature Medicine :l’invenzione di una milza artificiale che stanno testando con successo sui topi. Si tratta di un dispositivo extra-corporeo, ispirato alle macchine per la dialisi, che usa microscopici magneti per ripulire il sangue da batteri, funghi e tossine responsabili di infezioni.
La setticemia è un problema che sta tornando ad essere molto grave a causa della crescente resistenza agli antibiotici, e ogni anno uccide otto milioni di persone nel mondo: obiettivo della biomilza è depurare il sangue per prevenire l’infezione senza dover aspettare il tempo necessario a identificarne la causa.
Secondo gli studiosi il dispositivo è in grado di rimuovere efficacemente anche i microrganismi resistenti agli antibiotici. La milza artificiale è formata da due canali collegati trasversalmente da piccole aperture: nel primo canale scorre il sangue infetto, mentre nel secondo si pone una soluzione salina in cui vengono confinati i microrganismi intrappolati.
Per catturarli si utilizzano perline magnetiche 500 volte più piccole di un capello, rivestite con una versione geneticamente modificata della proteina umana Mbl che aggancia gli zuccheri presenti sulla superficie di tossine e microrganismi. In laboratorio la biomilza è stata in grado di filtrare un litro di sangue all’ora rimuovendo più del 90 per cento degli agenti patogeni.
