Le espressioni facciali sono universali?
Si è sempre pensato che un sorriso o un’espressione di disgusto abbiano lo stesso significato, sia che ci troviamo in Italia, in Giappone o in Africa. Sin da Darwin, gli studiosi affermano che esistono alcune emozioni comuni a tutti gli esseri umani, indipendentemente dalla cultura di appartenenza, di cui sicuramente fanno parte la felicità, la tristezza, la paura, la rabbia, la sorpresa e il disgusto.
Secondo questa teoria, tutti gli uomini, avendo la stessa base neurobiologica, esprimeranno queste emozioni con la stessa mimica facciale. Le ricerche in favore di questa ipotesi però non sono definitive, e un recente studio ha messo in discussione la tesi dell’universalità analizzando la rappresentazione mentale delle espressioni facciali in 30 individui divisi in due macrogruppi: occidentali e orientali.
I risultati hanno mostrato differenze nel modo in cui occidentali e orientali esternano specifiche emozioni, suggerendo che l’influenza culturale svolge un ruolo fondamentale anche in caratteristiche che riteniamo naturali e innate.
