Come agiscono i funghi allucinogeni sul nostro cervello?
L’assunzione di funghi allucinogeni genera uno stato di coscienza alterato, come se ci si trovasse all’interno di un sogno surreale, ma i meccanismi neurali coinvolti in questo fenomeno sono ancora poco noti. Recentemente gli scienziati sono riusciti a svelare ciò che accade nel cervello durante questi trip.
A provocare l’effetto psichedelico è la psilocibina, una particolare sostanza contenuta in tali funghi, che riduce il flusso sanguigno e l’ossigenazione nella corteccia e nelle strutture subcorticali. In particolare, questa sostanza psicoattiva incrementa l’attività neurale nell’ippocampo e nella corteccia cingolata anteriore, zone “primitive” del cervello dal punto di vista evolutivo, legate alla sfera emozionale e alla formazione dei ricordi.
Al contrario, l’attività e le connessioni tra zone del cervello evolutivamente più recenti, legate a facoltà di ragionamento superiori, risultano diminuite. Si tratta di uno stato di coscienza simile a quando si sogna, con contenuti cognitivi scollegati tra loro.