È vero che lo smog può provocare l’ictus?
Uno studio realizzato su 300mila residenti in aree ad alta densità di traffico di New York, del New Jersey e del Connecticut ha evidenziato che lo smog genera un fenomeno di restringimento delle arterie del collo superiore del 24 per cento in chi abita in quartieri più inquinati rispetto a chi vive in una zona con migliore qualità dell’aria.
La ricerca pubblicata su Journal of the American College of Cardiology dimostra che l’aria inquinata aumenta il rischio di essere colpiti da ictus a causa del danneggiamento delle carotidi, le due grandi arterie del collo che portano il sangue al cervello. Sotto accusa da parte degli scienziati sono soprattutto le particelle inquinanti sospese nell’aria con un diametro inferiore a 2,5 milionesimi di metro, cioè il particolato fine causato dalla combustione e dalle automobili.
Mettendo a confronto le analisi ecodoppler sui soggetti studiati con i dati sulla qualità dell’aria, si è registrato che per ogni aumento di 10 µg/m³ di particolato fine, il rischio di stenosi carotidea raddoppiava. L’ipotesi dei ricercatori è che l’inquinamento vada ossidare il colesterolo circolante danneggiando le arterie, favorendo i processi infiammatori e predisponendo le piastrine a formare trombi.