Quanto possono dormire i batteri?

Ere geologiche. Lo ha dimostrato il microbiologo Yuki Morono, cercando microrganismi in una carota di sedimenti estratta nel 2010 al centro del Pacifico. La perforazione era arrivata a 75 metri sotto il fondo marino, dove l’oceano è profondo 6.000 metri ed è quasi privo di vita. In quei sedimenti Morono ha però trovato molti batteri: sembravano morti, ma una volta riscaldati e forniti di ossigeno e nutrienti sono tornati a riprodursi.
Considerando la velocità di accumulo dei sedimenti, i più antichi devono essere arrivati sul fondo oceanico 101 milioni di anni fa, e una volta lì il gelo, l’enorme pressione e la scarsità di ossigeno e cibo li hanno indotti a chiudere bottega e aspettare tempi migliori. «Ben il 99% dei batteri rinvenuti era ancora in grado di moltiplicarsi. Forse possono “dormire” per sempre», ha detto Morono