Sarà mai costruito un cervello umano in provetta?
Nonostante la sua forma indefinita e le sue ridottissime dimensioni, pari ad appena 4 millimetri, il primo mini-cervello umano in provetta si è rivelato un traguardo storico della ricerca medica. Finora, infatti, nessuno aveva mai potuto usufruire di un modello per studiare il cervello umano e le malattie legate allo sviluppo neurologico. Il risultato straordinario, risalente al 2013, è frutto di una ricerca internazionale nata dalla collaborazione fra l’Istituto di Biotecnologie molecolari dell’Accademia Austriaca delle Scienze, le Università di Edimburgo e Londra e l’Istituto britannico Stinger.
Il cervello è stato costruito tramite cellule staminali embrionali e staminali adulte che, una volta isolate e immerse in un ambiente capace di stimolarne lo sviluppo, sono diventate neuroni e si sono assemblate spontaneamente in una struttura tridimensionale. Non trattandosi, chiaramente, di un vero e proprio cervello, questa struttura viene definita “organoide“: ciò significa che ne condivide caratteristiche tali da renderla un laboratorio prezioso per effettuare esperimenti finalizzati allo studio i disordini come la schizofrenia e alla prevenzione di neurodegenerazioni quali la Sclerosi multipla, il Parkinson e l’Alzheimer. Il mini cervello risulta anche utile, per la riproduzione di malattie neurologiche finora impossibili da studiare in organismi modelli.