È vero che troppa igiene fa male?

Il miglioramento delle condizioni igieniche ha salvato milioni di vite, ma perfino in questo caso il troppo stroppia. Secondo molti studi recenti l’eccesso di pulizia potrebbe indebolire il sistema immunitario e provocare altri problemi. Per esempio, secondo una ricerca della School of Public Health dell’Università del Michigan pubblicata su Environmental Health Perspectives, i bambini di oggi sono molto più esposti ad allergie e dermatiti proprio a causa dell'”eccesso di igiene“.



Con un’ulteriore aggravante: qualunque strofinamento lascia comunque intatto un numero di germi e batteri, i quali si riproducono molto velocemente, ma sulla base di una selezione che li rende via via sempre più resistenti ai disinfettanti. Inoltre, non è necessariamente un bene eliminare i microrganismi: molti di loro sono utili se non indispensabili per i compiti che svolgono dentro il nostro organismo e nell’ambiente.

Paradossalmente ucciderli potrebbe avere come conseguenza problemi a medio termine molto più seri per salute. Infatti, un eccesso di igiene rende più comuni le infiammazioni dell’intestino e, in generale, secondo una ricerca della Northwestern University (Usa) l’eccessivo ricorso alle pratiche igieniche aumenta il pericolo di infiammazioni.

Un tema specifico importante riguarda una recente scoperta sull’Alzheimer: un team della Divisione di Antropologia Biologica dell’Università di Cambridge sostiene che la troppa asetticità degli ambienti può accrescere il rischio di sviluppare demenza e declino cognitivo in conseguenza di un deficit di efficienza del nostro sistema immunitario. In particolare, si sarebbe più vulnerabili agli effetti dell’infiammazione collegata alla malattia di Alzheimer. Secondo la ricerca, i Paesi con bassissimi tassi di malattie infettive presentano tassi molto più alti di questa patologia e viceversa.