Perché nella pallacanestro i numeri vanno dal 4 in poi?

Per semplificare la vita degli arbitri, che quando comunicano tra loro i numeri dei giocatori attraverso le dita delle mani potrebbero confondere l’uno, il due e il tre con altri gesti, deputati a segnalare cose differenti. Con una o due dita i direttori di gara segnalano il numero di tiri liberi concessi dopo un fallo, mentre con tre dita possono indicare l’infrazione della regola dei tre secondi (oltre i quali un giocatore non può sostare nell’area piccola sotto il tabellone), o se un tiro vale tre punti.
Nel basket professionistico americano, invece, non si sono posti il problema e la scelta del numero personale è sin dagli anni Cinquanta totalmente libera, a patto che non si superino le due cifre. In Italia questa “rivoluzione” è arrivata a partire dalla stagione 2014-15, mentre il divieto di usare l’1, il 2 e il 3 resta tuttora vigente per le competizioni internazionali, ossia per i campionati del mondo e per quelli continentali.