Perché il vino sa di tappo?
Il fastidioso sentore è dovuto principalmente all’Armillaria Mellea, un fungo che colpisce il sughero di cui è costituito il tappo delle bottiglie di vino. Il parassita è conosciuto anche come fungo chiodino, ed è commestibile con le dovute precauzioni, prima fra tutte la cottura. Per gli alberi che attacca è invece estremamente dannoso, poiché causa il cosiddetto marciume radicale, una malattia che distrugge le radici della pianta arrivando a causarne la morte.
Nelle querce da sughero, la parte che viene utilizzata per produrre i tappi per le bottiglie è lo strato più esterno, che protegge l’albero dal disseccamento e dalle avversità climatiche. L’Armillaria Mellea si insinua proprio nella corteccia, e in alcuni casi può rimanere presente anche nei tappi che ne derivano. All’interno di questi, specialmente se le bottiglie vengono conservate a lungo in ambienti freschi e umidi, il fungo sviluppa una molecola chiamata Tca, ossia tricloroanisolo, il cui odore viene comunemente descritto come somigliante a quello di cantina umida, cane bagnato o cartone ammuffito. Il Tca impregna quindi il vino, che assume lo sgradevole sentore di tappo