Cos’è la sindrome da amarezza cronica?

Uno dei principali sintomi della cosiddetta sindrome da amarezza cronica, disturbo strettamente legato alla diffusione delle forme di lavoro precario, è dato dalla persistente e ossessiva sensazione di instabilità relativa al proprio impiego e alla conseguente e costante paura di perderlo all’improvviso.
Chi soffre di sindrome da amarezza cronica rimugina di continuo su ingiustizie, reali o immaginate, consumatesi sul posto di lavoro, perde l‘autostima e non riesce più ad avere ben chiari obiettivi e prospettive lavorative, trovandosi in balìa di un ampio senso di rassegnazione, onnipresente e invalidante, che arriva a insidiarsi anche negli aspetti della sua vita sociale e di quella intima.
Poiché la somatizzazione corrisponde all’espressione fisica di disagi psicologici che in ambito lavorativo si acuiscono a causa di tensioni di vario tipo, gli effetti della sindrome dell’amarezza cronica si manifestano, oltre che interiormente, anche a livello fisico, sotto forma di coliti, gastriti e cefalee da tensione.