Il sesso virtuale prenderà il posto di quello reale?

Niente sesso siamo in carriera! È questo che pensa il 35 per cento dei giovani giapponesi che, secondo un’inchiesta giornalistica pubblicata sulla rivista The Guardian, preferirebbe il sesso virtuale a quello “classico” in modo da non ostacolare la carriera. La vita amorosa e il costruire una famiglia non sono, quindi, gli obiettivi dei ragazzi del sol levante il cui interesse per il sesso è, rispetto alla precedente indagine del 2008, sceso di quasi il 50 per cento. E se in Giappone il problema sembra molto serio, visto che il Paese già conta il tasso di natalità più basso al mondo, anche altrove la situazione non è delle migliori.
Maurizio Bini, sessuologo e direttore del Centro Riproduzione e del Centro dell’Osservatorio Nazionale sull’Identità di Genere (ONIG) presso l’Ospedale Niguarda di Milano, ha rivelato che oggi il 74 per cento degli adolescenti maschi, e il 37 per cento delle femmine loro coetanee, pratica sesso su internet, vede filmati, cerca informazioni o proprio un partner, un dato che i genitori ignorano e che non può essere trascurato. Tutti fenomeni che fino a qualche decennio fa erano del tutto sconosciuti e imprevedibili.