Chi ha inventato l’ascensore?
Gli apparecchi elevatori erano conosciuti già in epoca antica, ma venivano utilizzati principalmente per sollevare materiali e non persone, anche perché non erano stabili e, quindi, potevano essere pericolosi, soprattutto in caso di rottura dei cavi o delle funi che sorreggevano gli apparati. A metà del XIX secolo, però, un inventore dei Vermont, Elisha Graves Otis (1811-1861), progettò un sistema di sicurezza, che impediva la caduta violenta delle cabine, aprendo così la strada allo sviluppo dei moderni ascensori.
Inizialmente la sua innovazione non riscosse molto interesse, ma nel 1854, a New York, l’uomo sperimentò l’efficacia del suo sistema di fronte a una folla stupita: sali su una piattaforma sorretta da una fune, si portò a diversi metri dal suolo e diede l’ordine a un aiutante di tagliare la corda con un’ascia. Non appena questi eseguì il comando, l’impalcatura traballò e sembrò pronta a schiantarsi al suolo, ma, dopo pochi attimi, il freno del meccanismo inventato da Otis entrò in azione e ne fermò la caduta, tra gli applausi del pubblico. Il 23 marzo 1857, presso il grande magazzino Haughwout Building di New York, venne installato il primo ascensore riservato al trasporto di persone, progettato, naturalmente, da Otis.