I gatti portavano fortuna ai marinai?
Già presenti sulle navi ai tempi dei Fenici, questi felini erano immancabili compagni dei marinai. Fino al 1975 in Gran Bretagna era addirittura obbligatorio tenere almeno un gatto, meglio se nero, su ogni nave militare e spesso i marinai rifiutavano di salire a bordo se questa usanza non era rispettata in quanto, si diceva, un’imbarcazione senza gatto era destinata al naufragio, Considerato lo spirito guardiano del vascello, il gatto garantiva tranquillità e divertimento per i lunghi mesi trascorsi a bordo, oltre che l’eliminazione dei topi.
Uno dei gatti marinai più noti fu Trim, un cucciolo che nel 1797 si trovava a bordo della Reliance, un vascello inglese, dove si trovava anche l’esploratore Matthew Flinders, famoso per i suoi viaggi nell’Oceano australiano. Il gatto, soccorso da Flinders mentre stava per cadere fuoribordo da un’onda, rimase con l’uomo per diversi anni circumnavigando con lui l’Australia.