Com’è nato il gelato?

Anche se ricostruire i vari passaggi che hanno portato all’invenzione del gelato è impossibile, dato che la refrigerazione di prodotti dolciari era nota già nell’antichità e praticata da differenti popolazioni, si fa generalmente risalire la sua diffusione al XVI secolo, in Toscana.
Uno dei protagonisti della rielaborazione del “dolce ghiacciato” fu l’architetto e artista Bernardo Buontalenti (1531-1608). Sembra che questi, infatti, si occupasse anche di organizzare eventi importanti per la corte fiorentina e che, in occasione della celebrazione delle nozze di Maria de Medici (1573- 1642) ed Enrico IV (1553-1610), re di Francia, nel 1600, propose ai commensali una sorta di sorbetto, con zabaione e frutta.
Un altro nome ritenuto tradizionalmente fondamentale per la storia del gelato è quello di Francesco Procopio dei Coltelli (1651-1727), un pasticciere siciliano emigrato a Parigi. Nel 1686, l’uomo aprì il famoso Cafè Le Procope, dove venivano serviti deliziosi gelati, sorbetti e granite di differenti e succulenti gusti, tra cui limone, fiori d’arancio, fragola, anice e cannella. Pare, addirittura, che il proprietario avesse l’esclusiva su questi prodotti grazie a una patente concessa direttamente da Luigi XIV (1638-1715).