Il QI della popolazione mondiale sta aumentando?
No. Con il nuovo millennio si è arrestato il cosiddetto effetto Flynn (da James Flynn, lo studioso statunitense che lo definì nel 1998), cioè il continuo incremento del quoziente intellettivo medio della popolazione mondiale: in passato cresceva di 3 punti ogni dieci anni, grazie all’aumento della scolarizzazione, alle migliori condizioni esistenziali e agli stimoli della vita moderna.
Ora si è stimato un suo declino al ritmo di 7-10 punti al secolo. Uno studio del King’s College di Londra, però, spiega questo dato con il corrispondente invecchiamento della popolazione mondiale.
I molti anziani infatti abbassano la media: non sono meno intelligenti dei giovani ma l’età rende meno efficiente la memoria di lavoro, cioè la capacità di tenere a mente una serie di informazioni per il tempo necessario a elaborarle. Non a caso, il declino riguarda solo i test che misurano questa abilità: questo pesa sul punteggio totale ma gli altri indicatori dell’intelligenza continuano ad aumentare.