Gli aerei possono volare con carburanti ecologici?
Le emissioni di anidride carbonica prodotte dal trasporto aereo rappresentano il 2 per cento delle emissioni globali del Pianeta. I motori degli aeromobili, infatti, producono anidride carbonica, ossido di azoto, idrocarburi, monossido di carbonio e fumo con gravi ricadute sull’ambiente e la salute umana.
Secondo gli scienziati del MIT (Massachusetts Institute of Technology) le vittime causate dalle emissioni aeree sono circa diecimila l’anno contro le “sole” mille dovute a incidenti aerei. Ma il passaggio a fonti combustibili più sostenibili potrebbe migliorare la situazione, e forse la soluzione è vicina.
Recentemente, infatti, è stato sperimentato un biocarburante prodotto in parte con olio da cucina riciclato, proveniente dai ristoranti, che sarebbe in grado di ridurre le emissioni nette di anidride carbonica tra il 50 e l’80 per cento.
A lanciare il progetto è stata una compagnia aerea finlandese che nel 2011, in concomitanza con il vertice sul clima delle Nazioni Unite, ha volato da Helsinki a New York con un Airbus A330 alimentato con questo innovativo carburante. In Israele, invece, gli scienziati della Ben Gurion University stanno lavorando alla messa a punto di uno speciale carburante ad aria e acqua che, oltre ad essere una fonte inesauribile, ridurrebbe notevolmente l’impatto ambientale.
Il procedimento? In pratica, si tratta si estrarre molecole di carbonio dall’anidride carbonica presente nell’aria e fonderle con le molecole di idrogeno contenute nell’acqua. Una nota compagnia aerea inglese, infine, ha già ordinato per la sua flotta combustibile prodotto con i rifiuti che, secondo le stime, garantiranno una riduzione dei 95 per cento delle emissioni oltre che l’eliminazione del problema dello stoccaggio della spazzatura.