I buchi neri potrebbero trasformarsi in buchi bianchi?
Si, secondo la teoria della gravità quantistica a loop sviluppata, tra gli altri, dal fisico italiano Carlo Rovelli, professore di fisica teorica all’Università di Aix-Marseille. I buchi neri sono entità fisiche che risucchiano tutto ciò che vi sta attorno.
In base alla teoria di Rovelli, che tenta di unificare meccanica quantistica e gravità, la trama dello spazio-tempo è intessuta di piccolissimi anelli detti loop che non possono essere rimpiccioliti ulteriormente. Proprio questi minuscoli pixel della realtà sarebbero in grado di arrestare il collasso di un buco nero: si arriverà infatti a un certo punto in cui gli anelli non potranno essere compressi ed eserciteranno una pressione verso l’esterno che trasformerà il buco nero nel suo esatto opposto, il buco bianco.
Questi oggetti cosmici ancora più misteriosi della loro controparte, emettono violentemente tutta la materia che era stata precedentemente risucchiata. La trasformazione avverrebbe subito dopo la formazione del buco nero, ma a causa della gravità il tempo viene dilatato e noi lo percepiamo come se fossero passati miliardi di anni. Secondo questa ipotesi infatti, i buchi neri più piccoli formatisi poco dopo il Big Bang si sono già trasformati e potrebbero essere rilevati come raggi cosmici ad altissima energia o altre radiazioni.