Perché Saturno ha gli anelli?


Perché Saturno ha gli anelli?

Gli anelli di Saturno
Perché Saturno ha gli anelli?

Una delle caratteristiche più evidenti di Saturno sono sicuramente i suoi spettacolari anelli, molto più grandi e luminosi (e quindi più facilmente visibili) rispetto a quelli che orbitano attorno a Giove, Nettuno e Urano. Il primo ad avvistarli fu Galileo Galilei nel 1610, ma solo Christiaan Huygens, alcuni decenni dopo, ne comprese meglio la natura.

Nel corso degli ultimi quattro secoli, gli scienziati hanno studiato e scoperto molto di queste suggestive strutture, soprattutto grazie alla missione spaziale Cassini-Huygens, che dal 1997 esplora il pianeta e ciò che lo circonda e a cui, insieme alla NASA e all’Agenzia Spaziale Europea, ha partecipato anche l’Agenzia Spaziale Italiana.



Si è scoperto così che gli anelli sono sette e sono separati da altrettante fasce vuote, la più grande delle quali è nota come divisione di Cassini. Sappiamo anche che gli anelli sono composti di particelle di ghiaccio e rocce la cui grandezza può variare da pochi micron a diversi metri, però la loro origine è ancora avvolta nel mistero. Le spiegazioni scientificamente plausibili sono due.

Secondo la prima ipotesi, gli anelli sono legati al fatto che Saturno ha un grande numero di lune (ne conosciamo almeno 60). Tutto questo affollamento attorno al pianeta potrebbe aver causato l’impatto tra due satelliti, oppure tra un satellite e un asteroide o una cometa di passaggio. Questo autoscontro spaziale potrebbe aver frantumato uno o più corpi e i pezzi così formati avrebbero continuato a orbitare attorno a Saturno formando gli anelli.

Secondo un’altra ipotesi invece, si tratta semplicemente del materiale di gas e polveri da cui si è formato Saturno, che non è riuscito ad assemblarsi in un unico corpo e continua nel suo moto millenari attorno al pianeta.

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