Perché non riuscivano a impiccare John Lee?
Perché la botola, sotto ai suoi piedi, non si apriva mai. Nel febbraio 1885, John Babbacombe Lee venne condannato alla forca per l’omicidio di Emma Keyse a Babbacombe Bay, South Devon (Usa). Nel novembre 1884, infatti, l’anziana signora Keyse fu trovata morta dopo un incendio nella casa, dove John Lee lavorava come inserviente. La donna aveva subito un trauma alla testa e la gola era stata tagliata.
Era chiaro agli investigatori che l’assassino avesse appiccato il fuoco nel tentativo di coprire il crimine. John Lee venne subito sospettato: aveva una ferita sul braccio. Lee si dichiarò innocente, ma venne condannato. Quando arrivò il momento, però, la botola non si aprì. Il boia provò il meccanismo, che funzionò senza problemi. Il tentativo fallì altre due volte anche se, testata da altri, la botola si apriva.
Il rapporto ufficiale sostenne che il marchingegno non funzionasse correttamente a causa del tempo umido. La pena di John Lee fu tuttavia convertita nel carcere a vita. Vi rimase 22 anni e venne rilasciato nel 1907, già diventato leggenda come “l’uomo che non riuscirono a impiccare”.