Perché le tastiere non sono in ordine alfabetico?

La scelta di mischiare i tasti della tastiera risale all’invenzione della macchina per scrivere, nella seconda metà dell’Ottocento. Si decise così per evitare che le aste delle lettere più usate (come “a” e “b”) si incrociassero tra loro se battute a poca distanza di tempo l’una dall’altra. Questa distribuzione, che è solo apparentemente casuale, permetteva perciò una scrittura più veloce, alternando le lettere più utilizzate a quelle meno frequenti.
Con la nascita delle prime tastiere elettriche si cercò di velocizzare ancora di più il processo variando l’ordine dei tasti, ma tutti i tentativi fallirono in quanto si era ormai radicata l’abitudine a utilizzare la tastiera “Qwerty” che prende il nome dalle prime sei lettere in alto a sinistra. Oggi la disposizione delle lettere varia a seconda della lingua, ma sono davvero pochi i tasti che, da una versione allìaltra, cambiano posizione.
L’Italia si è da subito abituata alla tastiera anglofona Qwerty, mentre in Germania si parla per esempio di tastiera Qwertz o in Francia di Azerty: i loro stessi nomi lasciano intendere chiaramente come siano disposte le lettere.