Cos’è l’effetto Mandela?
Il fenomeno per cui un gruppo di persone ricorda qualcosa che non è mai avvenuto. Prende il nome da Nelson Mandela perché nel 2010 molti hanno condiviso on-line il falso ricordo della sua morte in carcere negli anni ’80, ignorando che era vivo (Mandela è morto nel 2013) e che dal ’94 al ’99 è stato Presidente del Sudafrica.
Alla Dalhousie University (Canada), un gruppo di volontari ha valutato la veridicità di eventi reali (come: “Nel 2006, il papa ha indossato un largo cappello rosso”) o falsi (“Nelle riprese dell’11 settembre c’era un elicottero vicino alla seconda torre”).
Il 95% dei soggetti esaminati ne ha ricordato almeno uno mai accaduto. Nei gruppi infatti, compresi quelli sui social, i falsi ricordi individuali possono influenzare quelli degli altri.
Il test dell’effetto Mandela. Alcuni partecipanti a uno studio dell’Istituto Weizmann (Israele) hanno cambiato il 70% delle proprie risposte a domande che testavano il ricordo di un documentario, per conformarsi a quelle (per lo più sbagliate) del loro gruppo.
Dopo aver saputo che queste ultime erano state inventate dai ricercatori, hanno reinvertito solo il 60% delle risposte scorrette: ormai i ricordi altrui si erano impressi in memoria.