Chi ha inventato la Borsa?
Il termine Borsa non deriva da qualche aspetto funzionale, ma dal nome della famiglia nel cui palazzo si sono tenute le prime riunioni tra mercanti finanziari. Già nelle fiere medievali oltre a merci fisicamente presenti si potevano trattare anche accordi finanziari.
Nel XV secolo per effettuare negoziazioni e compravendite su merci (soprattutto spezie), cambiali tassi di cambio, titoli di debito pubblico e compensazioni delle partite di debito e credito, alcuni mercanti, forse prevalentemente italiani, avevano preso l’abitudine di riunirsi periodicamente a Bruges, nelle Fiandre (oggi Belgio), nella loggia del palazzo della famiglia Van der Burse (o Van de Bourse), il cui stemma include appunto tre borse.
Divenne quindi d’uso darsi appuntamento “à la Bourse“. La sorpresa è che la famiglia in questione non era belga o olandese, ma italiana: erano veneziani.
Della Borsa trasferitasi in nord Europa. La prima Borsa organizzata, con regole più definite, è considerata quella nata ad Aversa nel 1531 come erede di quella “spontanea” di Bruges, di cui conservò il nome del palazzo.
Seguì l’istituzione delle Borse di Lione (1546 o 1548) e di Tolosa (1549), in Francia, mentre a Londra il Royal Stock Exchange fu creato nel 1564.
A Parigi la prima borsa fu costituita solo nel 1724. A New York il 17 maggio 1792 un gruppo di persone si trovò per discutere di un prestito di otto milioni di dollari per finanziare la guerra di indipendenza contro l’Inghilterra .
Si diedero appuntamento a Wall Street, la strada del muro. Però le basi dello Stock Exchange furono poste nel 1817 con l’istituzione del New York Stock and Exchange Board.
In Italia, che con le sue logge dei mercanti e le sue fiere medievali ha avuto un ruolo determinate nella genesi e nello sviluppo finanziario, le prime Borse formali moderne furono istituite tardi: la più antica fu la borsa di Trieste (1775) seguita da quella di Roma (1802) ; Milano e Firenze risalgono al 1808, poi via vennero riconosciute con provvedimenti pubblici le Borse locali delle altre città italiani, ultima nel 1875 proprio quella di Venezia, da cui provenivano i fondatori originari.