Chi ha inventato la lavastoviglie?
“Se nessuno ha intenzione di inventare una macchina per lavare i piatti, allora lo farò io stessa”, avrebbe affermato un giorno Josephine Cochrane, dama dell’Illinois di fine Ottocento.
Invenzione della lavastoviglie
Detto fatto. Si mise a misurare le porcellane dei suoi ricevimenti e creò degli scomparti adatti a ciascun pezzo. Costruì i compartimenti e li montò in un contenitore girevole. Predispose quindi un meccanismo manuale per gettare sulle stoviglie prima acqua saponata e poi acqua calda per il risciacquo. Era il 1886 e la cosa funzionò.
Il successo della lavastoviglie
Anzi, la Cochrane si mise a produrre prototipi per gli amici e poi come attività commerciale. La sua invenzione, che ottenne un rilevante successo tecnico-scientifico, da un punto di vista pratico fu subito adottata dagli alberghi e dalle grandi navi da crociera, che avevano da smaltire grosse quantità di stoviglie sporche.
Diffusione delle lavastoviglie
In quell’epoca, invece, una macchina del genere non poteva ancora sperare di avere una diffusione popolare. Ma anche quel successo sarebbe arrivato nei decenni successivi, in particolare con il boom degli anni Sessanta, quando il “motore” manuale era stato ormai sostituito da un motore elettrico.