Chi ha identificato per la prima volta il plasma?
Il plasma è uno stato della materia, ulteriore rispetto ai classici solido, liquido e gassoso: è un gas ionizzato, un misto di ioni ed elettroni. Fu il chimico britannico William Crookes a identificare il plasma nel 1879, chiamandolo “materia radiante“, in quanto produceva luce mentre lui studiava le scariche elettriche nei gas.
Fu il premio Nobel per la Chimica Irving Langmuir a dare a questo stato della materia il nome di plasma nel 1928. Con il tempo si è scoperto che esso è lo stato fisico maggiormente diffuso, molto più dei tre più noti: in questa condizione si trova infatti il 99 per cento della materia dell’Universo, percentuale che deriva dal fatto che in questo stato si trovano tutte le stelle.
Sulla Terra invece è più raro: riguarda soprattutto fulmini e aurore boreali e viene sfruttato dal neon e da alcuni televisori. In particolare lo schermo al plasma che sfrutta la recente padronanza di questo stato della materia venne inventato nell’Università dell’Illinois nel 1964: si trattava di pannelli monocromatici necessariamente grandi, robusti e senza necessità di avere memoria o di circuiteria elettronica per il refresh
dell’immagine. Oggi le tv al plasma hanno eliminato i principali difetti originari come la monocromia.
Lo stato di plasma in cui si trovano le stelle è un obiettivo dei ricercatori anche nel campo dell’energia: già nei decenni passati gli scienziati militari si sono resi conto di quanto il plasma fosse utile per costruire le bombe a idrogeno (gli ordigni termonucleari o bomba H), ma adesso si punta all’uso pacifico per ottenere l’energia nucleare da reattori a fusione.