Sono stati inventati prima gli accendini o i fiammiferi?
I fiammiferi sono stati inventati nel 1827, mentre il primo accendino ha fatto la sua comparsa quattro anni prima.
II primo accendino infatti è stato inventato nel 1823 da Johann Wolfgang Döbereiner: era costituito da un meccanismo pace di generare le scintille necessarie ad accendere il combustibile; in un contenitore veniva stimolata una reazione tra lo zinco e l’acido solforico, provocando la creazione di idrogeno gassoso, un getto del quale veniva ,sciato attraverso una valvola generando una fiamma. Si trattava più che altro di un accendisigari da tavolo, piuttosto ingombrante e non esente da qualche rischio, perché a volte poteva esplodere.
A causa della sua complessità, il meccanismo del primo accendino non poteva avere larga diffusione, che invece fu propria dei fiammiferi. La caratteristica dei fiammiferi è quella di avere la capocchia ricoperta di una sostanza che prende fuoco se sfregata su una superficie ruvida. L’invenzione del fiammifero è merito del chimico britannico John Walker che – dopo una serie di tentativi fallimentari da parte di altri nei decenni precedenti – per primo realizzò la miscela chimica (solfato di antimonio, clorato di potassio, gomma e amido) che rispondeva a esigenze funzionali.
La fiammata di questi primi fiammiferi era ancora troppo immediata e violenta e scagliava scintille anche a grandi distanze; inoltre emanava cattivo odore. Questi difetti furono eliminati negli anni successivi, soprattutto grazie all’ungherese János Irinyi. Solo nel Novecento gli accendini divennero più piccoli e sicuri e finirono per soppiantare i fiammiferi.