Come è nato l’etilometro?
L’alcol test ha tre quarti di secolo. Furono i poliziotti della stradale di Indianapolis i primi a sperimentare l’etilometro. Scelsero la notte di capodanno del 1938. Il “drunkometer” – dispositivo per misurare la quantità di etanolo presente nel sangue degli automobilisti – aveva già qualche anno di vita.
Era infatti il 1931 quando venne immaginato dal biochimico Rolla N. Harger, che per brevettarlo attese il 1936. Per ottenerne l’utilizzo dovette essere predisposta una legge apposita, e fu lo stesso inventore a dare una mano a realizzarla.
Già all’epoca gli incidenti stradali erano diventati cosa comune e pericolosa e, nonostante gli anni del proibizionismo, l’alcol alla guida costituiva da tempo un problema.
Fino alla creazione di Harger si misurava il livello di alcol nei guidatori con analisi del sangue o delle urine. Harger, invece, mise a punto uno strumento che otteneva un risultato attendibile con la semplice analisi del fiato: il classico soffio dentro un palloncino, nel quale il fiato si mischiava con sostanze chimiche in grado di cambiare colore a contatto con l’etanolo. Più scura diventava l’aria dentro al palloncino più alcol era presente nel sangue del soggetto. L’etilometro fu poi perfezionato da Robert Borkenstein, tecnico del laboratorio dell’Indiana State Police.
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