Esistono cani dottore?
Grazie al loro portentoso fiuto, da un milione a cento milioni di volte superiore a quello umano a seconda dell’interesse che l’odore percepito scatena in loro, i cani sono in grado di identificare e memorizzare tantissimi odori, anche, a quanto pare, legati a varie patologie.
A conferma di questo ci sono numerose storie di cani che hanno fiutato malattie allo stadio iniziale nei padroni, salvando loro la vita. A ciò si aggiungono diversi anni di sperimentazione con i cosiddetti “cani-dottore“, addestrati, cioè, appositamente per individuare e riconoscere su pazienti umani alcune malattie, come tumori e diabete (oltre che malattie neurologiche rare come la narcolessia).
Secondo i ricercatori dell’associazione MDDI. Medicai Detection Dogs Italia Onlus, l’attendibilità diagnostica dei cani è pari al 98 per cento, una capacità che rende questi animali veri e propri laboratori d’analisi portatili e rapidi. In Italia i primi cani-dottore sono stati Lucy e Glen, due labrador istruiti nel Regno Unito e poi “arruolati” in un’équipe medica del Trentino nel 2012.